Rinascimento
Rivoluzione culturale e artistica che ha avuto inizio nelle città del nord Italia nel 14 ° secolo. Caratterizzata da una nuova fiducia nella forza e nella dignità dell'uomo e ispirata da una crescente tendenza a studiare le opere degli artisti e pensatori dell'antichità classica. La crescente importanza del potere secolare per la cultura europea si riflette nel ruolo svolto nel Rinascimento dagli aristocratici-protettori. Alcuni dei nobili, come Lorenzo de 'Medici, erano loro stessi artisti di talento. La Chiesa mantiene, tuttavia, il ruolo di grande mecenate dell’arte, e la protezione assicurata ai grandi artisti (tra cui Michelangelo) dai Papi Alessandro VI, Giulio II e Leone X, non ha solo cambiato il volto di Roma ma l’intera evoluzione dell'arte europea. Insieme ai cambiamenti del sistema ed ai termini "protezione" dell’arte, il Rinascimento ha cambiato radicalmente la posizione dell'artista. Ormai viene considerato un artigiano rispettabile, l’artista comincia ad essere trattato con timore e rispetto, come creatore ispirato. Oltre all’ammirazione verso l'ispirazione del grande artista, nella società del Rinascimento dominava l'ideale dell’uomo universale (homo univeraslis), che doveva avere una profonda conoscenza dei classici, dotato di più di un tipo di arte, doveva essere uno scienziato capace, ingegnere cortigiano, soldato, ecc. Le opere degli intellettuali umanisti del Rinascimento cambieranno il carattere europeo degli studi letterari. Lo scrittore-intellettuale (come per esempio Petrarca), era orgoglioso non tanto della sua conoscenza sulla metafisica di Tommaso d'Aquino, ma della conoscenza che aveva sugli autori antichi. Si crearono le fondamenta di un nuovo, elegante e strutturato stile letterario, basato ed ispirato dai testi antichi greci e latini (venne espressa una grande ammirazione per lo stile di Cicerone, spesso utilizzato come un modello). Pensatori come Erasmo, passarono all’edizione di critiche dei testi classici e della Bibbia, mentre venne dato un grande impulso alla riflessione filosofica attraverso la riscoperta di molte delle opere di Platone. L’invenzione rivoluzionaria della stampa è stata accolta dagli umanisti più illuminati, che lavorarono come consulenti letterari con i tipografi dell'epoca, come Froben e Amerbach, per la pubblicazione di opere importanti. Nel campo della pittura e della scultura, artisti come Giotto, Masaccio, Donatello, Klaus Sluter, Leonardo da Vinci e Michelangelo, fondarono e guidarono alla perfezione un nuovo linguaggio visivo, che, come l’arte classica considerava il pensiero umano e l’espressione i più importanti strumenti per attuare le intenzioni dell'artista. La crescente attenzione che si dava all'anatomia umana ed alla conoscenza delle leggi della prospettiva ha portato a forme piene di espressività nel movimento e nei gesti, caratterizzati dall’intensa “presenza” fisica.