Cubismo
Il primo movimento d’arte astratta del 20° secolo. Il termine è dovuto al critico Louis Vauxcelles, ma ha le sue radici sono in Matisse, che parlava dei piccoli "cubi" di Braque. Gli anni del suo culmine sono senza dubbio tra il 1907 ed il 1914, periodo nel quale i suoi due protagonisti principali, Picasso e Braque, collaborano. Di solito viene data per scontata la divisione del movimento in sottoperiodi e si utilizzano i termini come "formativo", “analitico” e "sintetico". Come termine il "cubismo formativo" è senza dubbio inadeguato per descrivere gli effetti come dell’arte iberica ed africana nelle loro prime opere cubiste, alcuni critici hanno chiamano questa fase "protocubismo". Dal momento che queste opere, della prima fase, vengono viste come una sorta di preludi al cubismo, le prime opere puramente cubiste sono quelle in cui sono raffigurati oggetti, paesaggi e persone attraverso forme solide-geometriche. L'opera matura di Cézanne, che divenne nota dopo la sua morte, ha svolto un ruolo di catalizzatore nella comparsa della pittura cubista. Le esortazioni verso Emile Bernard a "raffigurare la natura con il cilindro, la sfera e il cono" sono state considerate dai cubisti, giustificazioni dei loro esperimenti (il quadro di Picasso Donna con la chitarra è un chiaro esempio di questa fase del cubismo). Poi, Braque e Picasso si rivolsero ad un tipo di astrazione più di superficie, secondo cui la disposizione generale sta diventando sempre più importante e gli oggetti ritratti sono in gran parte o, a volte completamente, non decodificati ("Cubismo analitico"). In questo periodo, il colore è completamente assente dalle loro opere, che sono sostanzialmente monocromatiche (grigio, blu o marrone e bianco). Solo nell'ultima fase del cubismo, il cosiddetto “cubismo sintetico”, in cui l’astrazione è combinata con oggetti reali, il colore tornerà. Oltre ai due protagonisti, anche una serie di altri artisti hanno ben presto cominciato a utilizzare il linguaggio cubista, così, nel 1909, il fauvismo venne sostituito dal cubismo nel contesto dei movimenti artistici parigini. I più importanti sono stati senza dubbio Gris e Leger, ma bisogna anche accennare i pittori Gleizes e Metzinger (che hanno scritto un libro sul cubismo), Derain, de La Fresnaye, Marcoussis, ecc. e gli scultori come Archipenko e Laurens. Le attività dei cubisti a Parigi hanno avuto conseguenze significative ed a lungo termine nell'arte europea: hanno portato alla comparsa del Vorticismo in Gran Bretagna, senza dubbio hanno influenzato l'arte espressionista in Germania ed è diventato un movimento di riferimento per la Russia (Costruttivismo, Suprematismo) ed i Paesi Bassi. A Parigi, il cubismo si sviluppa secondo due direzioni principali: a) uno stile decorativo in cui gli oggetti vengono raffigurati in modo geometrico, ma rimangono chiaramente identificabili e b) grado ancora maggiore di astrazione, che è espresso dai quadri di Delaunay, in cui domina la ripetizione ritmica di cerchi e fiori di vari colori (cubismo orfico).
Il Cubismo continuò per diversi anni ad influire in maniera decisiva nell'arte del 20° secolo. Nel 1918, Le Corbusier e Ozafran cercato di promuovere il ritorno ad un cubismo più semplice e chiaro. Già dal 1920, tuttavia, i principi cubisti si sono evoluti in una parte integrante del vocabolario generale artistico e nessuno poteva imporgli obiettivi limitati. Le idee cubiste e le tecniche del collage, in particolare, che sono state inventate durante il periodo sintetico del movimento, sono ancora ampiamente utilizzate anche oggi.