Arte delle caverne
Il primo esemplare di questo tipo d’arte del Paleolitico fu trovato casualmente nel 1879 sul tetto di una grotta di Altamira in Spagna (bisonti e altri animali). L'origine preistorica dei dipinti è stata però accettata dagli archeologi solo dopo la scoperta nel 1895, di campioni d’incisioni e pitture simili in una grotta, allora chiusa, La Mut, a Dordoni nel sud della Francia. Da allora, vennero trovati moltissimi dipinti in tutta l'area calcarea del nord e del sud dei Pirenei. I vari animali (bovini, cavalli, bisonti, renne, mammut, ecc) sono realizzati in modo naturale, con varie tecniche che partono dal semplice disegno e vanno al disegno in nero o di un altro contorno e con l'uso del colore (per lo più rosso e ocra).
Il concetto di composizione è quasi inesistente e spesso le immagini si sovrappongono o sono “modellati” dalla forma della roccia. Si tratta di un'arte che è ovviamente legata ai rituali, che dovrebbero garantire il successo della caccia, anche se una teoria più moderna ne dubita, sostenendo che si tratta di rappresentazioni di miti. Gli "artisti" sono la categoria antropologica di homo sapiens (presenti in Europa 30.000 a.C. circa) e le loro "opere" 30.000 e 12.000 a.C., quando si sciolsero i ghiacciai e terminò la civiltà della caccia.