Cera persa (cire perdue)
Una tecnica antica della fusione del bronzo. Lo scultore prima crea un nucleo di gesso, che ha dimensione leggermente inferiore alla scultura finale. Su questo nucleo, stende uno strato di cera, che è generalmente la vera copia dell’opera finita e a sua volta lo circonda di uno stampo resistente al calore. Dopo la fusione della cera, dai fori speciali che sono sullo stampo esterno lo scultore getta il bronzo, che occupa la posizione della cera. Infine, dopo la condensazione del metallo, rimuove sia il nucleo interno di gesso e sia la parte esterna, permettendo così di "vedere" la scultura di bronzo (ovviamente vuota), che è la fedele riproduzione della cera. Questo metodo è stato ampiamente utilizzato non solo nell'antica Grecia, a Roma e nel Rinascimento, ma anche nelle sculture di culture lontane e completamente diverse da quelle europee, come quella di Benin.